Il sito ufficiale del torneo di san luis - otto squadre, un unico sogno

30 ottobre 2006

ALTRO CHE SPOGLIATOIO ROTTO

Guardate che bambinoni...sembra una gita scolastica con Figo nella parte del pluri-segato, veccchio ed esperto,con attorno tutti i più piccoli che lo seguono in tutto e per tutto:gli scalmanati ma pacioccosi Ibra e Deki, l'infreddolito e prezioso Dakourt e i baby rispettosi ed emozionati come Andreolli. Il segreto di quest'anno è tutto quà, e si chiama...GRUPPO!
Gherry
(lo ammetto,ho voglia di una vacanza..ora organizziamo x Berlino,Amsterdam e anche Dublino,perchè no?)

29 ottobre 2006

PARLIAMO DI DERBY



Altro che Del Piero 200 gol... Onore ad Alex, intendiamoci, ma il derby di ieri sera a San Siro è stata pura follia... C'è chi ha parlato di derby "esagerato": concordo. Sicuramente uno dei più belli di sempre (e pensare che col 3-2 dell'anno scorso pensavo di aver raggiunto l'apice...). Un derby incredibile, in campo e sugli spalti. Atmosfera unica, con 15.000 cuori nerazzurri a battere forte in uno stadio tutto colorato di rossonero. Tifo e calore da entrambe le parti per 96' di passione, vissuti col cuore in gola tra grandi gioie e grandi paure. Com'è andata a finire lo sappiamo tutti. Ha vinto l'Inter. Meritatamente, anzi di più, nonostante l'ira finale dei rossoneri. Perchè questo derby, più che un derby vero e proprio, è stato anche un passaggio di consegne: quello tra un Milan vecchio, presuntuoso e Kakà-dipendente e un'Inter tonica, finalmente gruppo vero, che in campo diverte e si diverte. Un'Inter che soprattutto ha imparato a vincere anche le partite importanti (vedi Firenze e Roma), sfruttando al meglio le occasioni da gol e sapendo trasformare debolezze e sfortune in virtù: proprio come la Juve e il Milan che tra anni '90 e primi 2000 dominavano in Italia e in Europa. Eh sì, questa Inter può aprire un ciclo. Parafrasando Civoli: "Il cielo è nerazzurro, sopra Milano". Parafrasando Freccia (Stefano Accorsi) nel film di Ligabue: "Credo che un'inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa".
Maran

200 VOLTE GRAZIE


200 volte grazie ad un giocatore speciale.
GRAZIE, ALEX!

28 ottobre 2006

CHI FERMA IL REAL?

Sporting-Atletico Patacca c’è aria di derby in campionato ma anche al fanta,la sfida di oggi non è delle più faste ma sicuramente fondamentale per continuare a sognare…Luci a San Siro
Real-Baf la copertina è già abbastanza eloquente: un decimato gherry sfida lo strapotere di sua altezza,l’imbattuto maran, sfida che ha il sapore epico di….Davide vs Golia
Olimpique-T.d.M. le due seconde non si possono permettere un passo falso se credono di riprendere il jet Maran se sarà ancora possibile …Destini Incrociati
North Federation –Pork Chop rilancio per gallo? O secondo posto per ser? Chi avrà più fame di punti si porterà a casa questa infuocata sfida ..Men on Fire

26 ottobre 2006

ADRIANO... CHI?



Meno due al derby... Un anno fa, di questi tempi, se ricordate uscivamo da San Siro (chi c'era) canticchiando, oltre a "Volevano vincere, ma l'hanno presa nel culo..." anche la ormai storica canzone su Adriano. L'IMPERATORE quella sera, nel 3-2 per l'Inter che difficilmente scorderemo, aveva infatti messo a segno una doppietta, con gol decisivo proprio allo scadere, superando Bobone di testa e infilando Dida (deliriooooo). Ora, a neanche un anno di distanza, Adriano è "fuggito" in BRASILE, lasciato solo dall'Inter e dimenticato dalla tifosera. Ma anche dai compagni, perchè Mancini e la squadra sono tutt'altro che tristi: il 4-1 rifilato al Livorno e la bella prova di Udine lo dimostrano...
Ma dov'è finito il "vero" Adriano? Tornerà davvero all'Inter? Quando? E soprattutto tornerà ad essere quello di prima? A queste e alle altre mille domande sul CASO ADRIANO (dispiace ma è così, perchè ogni tifoso dell'Inter o appassionato di calcio se lo domanda...) proviamo a dare qualche risposta. Riprendendo anche questi articoli pubblicati sul web in questi giorni che potrebbero chiarire un po' la situazione...

Emerson ha rivelato che alcuni dei problemi del suo compagno di Nazionale Adriano all'Inter dipendono anche dai rapporti con gli argentini che vestono la maglia nerazzurra."Adriano mi ha confessato che per un brasiliano è più facile indossare la maglia rossonera che quella nerazzurra e che i suoi problemi all'Inter dipendono anche dai rapporti con alcuni compagni di squadra argentini".

Secondo indiscrezioni che circolano nell'ambiente giornalistico, su Adriano ci sarebbero altre nuove foto, ben più compromettenti di quelle circolate nei scorsi giorni. Quelle tre già viste, niente di che, sarebbero soltanto un avvertimento di quello che starebbe per succedere nel caso il giocatore non cedesse all'estorsione. L'Inter sarebbe stata avvisata di questo e avrebbe mandato via il giocatore per tutelarlo.

Il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini, ha spiegato la situazione Adriano. "Farà questa settimana di riposo attivo in Brasile poi quando tornerà svolgerà una preparazione mirata, studiata nello specifico per lui. Diciamo che fra circa un mese Adriano dovrebbe essere pronto a giocare di nuovo".

L'agente di Adriano, Gilmar Rinaldi, smentisce categoricamente le voci su un possibile addio tra l'attaccante e l'Inter: "Adriano vuole restare all'Inter, tutto il resto è falso, non c'è nessuna trattativa per lo scambio con Ronaldo. Adriano ora è qui in Brasile per risolvere alcuni problemi personali, tornerà in Italia quando avrà finito, anche fra meno di una settimana"

Urbano Cairo, presidente del Torino, sulla trattativa ventilata da alcuni organi di stampa per l'ingaggio di Adriano ha detto: "E` solo una bufala. Le voci su un prestito di Adriano a gennaio sono delle bufale. Non c`è proprio niente di vero. E` una cosa inventata"

MJ: "IO SONO INTERISTA"



8^ GIORNATA
L'Inter travolge il Livorno (4-1), il Palermo vince in rimonta sul Messina (2-1). Mexes salva la Roma al 91': 2-2. Il Milan passa a Verona col Chievo ed è a 7 punti. Vittorie importanti per Reggina e Samp. Atalanta e Cagliari: 3-3. Pari tra Siena e Catania, Udinese ed Empoli. Sono alcuni dei risultati che hanno caratterizzato questa frizzante giornata infrasettimanale di fantacalcio. In attesa del grande derby di sabato...

23 ottobre 2006

Il "PROCESSO" del LUNEDI'

Come ogni lunedi,tutti i Presidenti delle squadre partecipanti al Fantacalcio,sono invitati all'abiutale serata che ,si tiene il lunedì sera all'Irish Pub Shannon. Il ritrovo è fissato per le ore 21:30, davanti al pool,per evitare di fare le ore piccole,visti gli impegni univeristari e di lavoro.
Si parlerà di risultati,di voti,di classifiche e ovviamente di fantacalcio-mercato,con importanti scambi che sembrano ormai in dirittura di arrivo..
Il tutto con una buona dose di birra e stuzzicheria d'assalto.
Insomma,fischi a chi non viene.
Gherry

21 ottobre 2006

Taddei e l' "Aurelio"

Se ne è parlato molto in questi giorni della giocata folle eseguita da Taddei in Champions League ad Atene, ecco il link dove potete guardare e riguardare questo eccezionale numero:

http://mediacenter.gazzetta.it/MediaCenter/action/player?uuid=0f8dd326-6031-11db-bb3c-0003ba99c53b

p.s. dovete sorbirvi la pubblicità del film "Departed" prima di poter vedere il filmato...

ed ecco un altro link con :
Le giocate tecniche più belle e spettacolari: dal sombrero alla rabona, dal colpo dello scorpione al paso doble. Guarda i colpi ad effetto dei grandi del pallone, da Maradona a Ronaldinho, da Zidane a Rivaldo:

http://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/Primo_Piano/2006

Danny

19 ottobre 2006

UN BRINDISI AL PRIMATO


Sergio ritmo altalenante in questo avvio di campionato ,con scola la sfida vale la zona premi, e forse qualcosa in più, siamo …Alla ricerca del Santo Grall
Scola dopo la sconfitta con miggen , non si può più sbagliare se si vuol puntare in alto o sarà la fine…Giorni contati
Sporting crisi nera, non si può parlare di altro per questa squadra che non ha ancora ottenuto una sola vittoria ed è stata gia costretta a cambiare il primo allenatore, è caduto come…Nick Hayden
Gallo
2 sconfitte di fila non sono un valido motivo per arrendersi , soprattutto per lui ,dopo averle prese dai Baf , sfogherà la sua rabbia con lo sporting…Predator
Ba
f finalmente il primo successo ,ma non ci vorremo fermare qui?è partita la…Lokomotiva
And
un pareggio ha fermato la cavalcata trionfale dell’olimpique ma non le ambizioni, si riparte con le Baf,all’inseguimento di Morrow…Il cacciatore d’anime
Maran
il Pappone non ha ancora perso una partita, con il suo compare P.F.Grasselli brinda per la sesta volta in vetta alla hit parade con…L’ultimo cuba libre
Miggen
per il suo bene e per il bene di tutti il suo must è battere maran quando si è ancora in tempo per arginare il suo dominio sul campionato…D-day

E ADRIANO? NON FA GOL, MA FESTEGGIA LO STESSO...

18 ottobre 2006

CARTELLINI: PASSA LA NORMA

Con 7 voti favorevoli e 1 astenuto (Gallo, che al momento non si è ancora espresso), è passata la normativa sui cartellini. Di seguito il testo della mozione:
D'ora in poi per ammoniti ed eventualmente espulsi nei CASI CONTESTATI (vedi Panucci o Gasbarroni), non ci si fiderà della gazzetta dello sport, che può sbagliare essendo "umana", ma dei siti delle SOCIETA', solitamente più affidabili trattandosi di loro giocatori, o ancor meglio delle DIRETTE azione per azione delle partite (vedi inter.it o la domenica anche gazzetta.it), se il sito le mette a disposizione... I cartellini infatti non sono, a differenza degli assist, dati "soggettivi", bensì oggettivi e reali. Dunque d'ora in poi, si terrà fede a questo principio, sicuramente molto ma molto più corretto che affidarsi a occhi chiusi alla gazzetta.
A "benedire" la nuova regola è la madrina di Fantacampo (la figona che vediamo di tanto in tanto in centro, ex del fottutissimo Grasselli....)

MERCATO: ULTIMA SETTIMANA



IMPORTANTE!

Sabato ci sarà la chiusura temporanea delle Liste.
Liste che riapriranno a Gennaio per il mercato di riparazione invernale.
Si prega, ai presidenti interessati di fare le offerte per i giocatori o gli eventuali rilanci solamente in questo post.
Per evitare incomprensioni dell'ultimo minuto proporrei di chiudere il mercato SABATO ALLE ORE 15.

17 ottobre 2006

SPORTING, PRESENTATO PANE: "E' LA MIA GRANDE OCCASIONE"

Il futuro dello Sporting Baddogs si chiama Alessandro Pane.
L'ex allenatore della Reggiana ha sottoscritto un accordo di durata annuale (estendibile per altre due stagioni) con l'imperativo di riportare agli antichi fasti il glorioso club lombardo, oggi fanalino di coda del fantacampionato. Euforica la tifoseria, che invocava ormai da tempo un cambiamento all'interno dello staff tecnico, e ovviamente il presidente, il magnate padano Roberto Saccani, che ieri sera alle 22.30 ha presentato il tecnico alla stampa presso lo Shannon di Castelnovo Sotto, nuovo quartier generale del mercato di Fantacampo.

"Per noi il è come se il campionato campionato inziava oggi - ha detto Saccani con l'inconfondibile accento milanese-uruguagio - e sono convinto che con Pane abbiamo fatto la scelta giusta. E' un professionista serio, è un grande lavoratore, non è lombardo ma è nato sopra Roma ladrona e saprà riportare lo Sporting dove merita".

Sulla stessa lunghezza d'onda Alessandro Pane: "Ho aspettato una chiamata importante di mia iniziativa e sono stato fortunato a trovare questa che penso possa essere la mia occasione per allenare in una società e in una città con programmi ambiziosi. Tengo a precisare che questo è un campionato molto difficile, dove si può vincere e si può perdere con tutti. Per fare bene dovremo esser bravi sia fisicamente che anche e soprattutto nella testa, perché senza la testa le gambe non girano. Dobbiamo saper affrontare le difficoltà e le pressioni tutti insieme e questa è una delle cose che voglio dalla mia squadra, ovvero uno spirito di gruppo, perchè si vince, si lotta e si perde sempre tutti insieme. Il presidente Saccani, persona d'altri tempi per stile e passione, mi ha chiesto una stagione da protagonista e questo è quello che cercherò di fare. Infine la società mi ha dato la disponibilità a tornare sul mercato ma a gennaio (già si parla del maxi-affare Ronaldo, ndr), e anche io sono d’accordo, visto che ora non servirebbe prendere un giocatore magari in ritardo di condizione (ma si fa con insistenza il nome di Riganò per rinforzare un attacco che ha segnato una sola rete in 6 partite). Ora ho questi giocatori - ha concluso Pane - e si va avanti con loro".
Maran

13 ottobre 2006

VITTORIE: ZERO ASSOLUTO


Sergio in netto rilancio dopo la vittoria contro miggen .il pork ciop express oggi tenta l’impresa …nella tana del dragone
Maran
non ha ancora perso una partita e dall’alto della vetta si gode per la 5’ volta il primato,complimenti al….Maraja
Scola 2 vittorie 2 pareggi 1 sconfitta il regolare passista cerca la vittoria con mike per accorciare il distacco nella salita alla vetta, per ritornare ancora una volta sul trono…Ivan Basso
Miggen in versione turbo diesel è stata la partenza del pluridecorato miggen, la sfida con sky ricorda il duello in volata dell’anno scorso, un reazione d’orgoglio è d’obbligo…Rombo di tuono
Sporting
c’è grossa crisi in casa sporting , i tre punti non sono ancora arrivati nemmeno una volta, si spera che tenga duro e non fallisca…Tronchetti Provera
And
alla terza vittoria di fila procede a vele spiegate ma la vendemmia è finita, si spera non le vittorie…Wake me up when september end
Gherry di certo non nel momento magico,che fine han fatto i trionfi?...Desaparesidos
Gallo
questa settimana ha avuto un conto aperto con quelli di sinistra, ed ecco pronto davanti a lui uno con cui ringhiare ..The Doberman
Sky

09 ottobre 2006

Por el Comandante Ernesto "Che" Guevara!

Per ricordare il Mito,il Rivoluzionario,il Guerrigliero,il Poeta, il Filosofo e l'Uomo.
A 39 anni dal suo assassinio, ancora scalda i cuori e la mente di milioni di persone,con le sue parole,con le sue azioni,con le sue immagini.
Succinta biografia e poesia a lui dedicata da Gabriel Garcia Marquez.
Il 14 giugno 1928, Ernesto Guevara Lynch e Celia de la Serna y Llosa annunciano felici la nascita del loro primogenito. Nelle vene di Ernestito scorre una miscela esplosiva irlandese, spagnola e basca.
Il 2 maggio 1930 il piccolo, assai vivace, prende freddo bagnandosi nell'acqua ghiacciata di una piscina. La prima crisi d'asma segna l'inizio di una maledizione che lo costringerà a forgiarsi di una volontà di ferro per tutto il corso della sua vita
"Era un vero scavezzacollo!", dirà il padre, "A sette o otto anni, con i figli dei peones delle colline circostanti, era un vero capobanda." Ma Ernestito resta anche ore a divorare i libri della biblioteca di casa. "Leggeva tutto", continua quello che lui chiamava il suo "vecchio". "Ha cominciato con Salgari, naturalmente. E poi ha divorato Jules Verne, Cervantes, Stevenson.A quattordici anni legge Baudelaire, Mallarmè, Pablo Neruda, Anatole France e Jack London, ma anche Freud, Jung e un compendio del Capitale.
Segnato dall'agonia della nonna, che muore nel 1947, Ernesto decide di studiare medicina all'università di Buenos Aires. Ma l'università lo delude. Cercava una vocazione, gli parlano di carriera. Ha sete di scoprire il mondo.Ernesto ha ventitrè anni. Ha quasi finito gli studi di medicina. Smanioso di scoperte e avventure, con l'amico Alberto Granado decide di intraprendere un viaggio iniziatico attraverso tutta l'America Latina.
Il 29 dicembre 1951, i due amici inforcano una vecchia motocicletta Norton 500cc, la Poderosa II.
L'edizione di martedì 19 febbraio 1952 del giornale locale di Temuco, una cittadina del Cile, riferisce che "due esperti argentini di leprologia attraversano il Sudamerica in motocicletta".
I due compari sbarcano al lebbrosario di San Pablo. Oltre quarant'anni dopo, gli indios lebbrosi si ricordano ancora di quei due esseri sovrannaturali, che non portavano guanti, gli strigevano la mano e giocavano a calcio con loro.
Ernesto rimugina sulla miseria degli indios: "A causa delle condizioni nelle quali viaggiavo, ho scoperto che era impossibile guarire bambini malati per la mancanza di mezzi, la sottonutrizione e la costante repressione".
Nel '53 è in Costa Rica, dove incontra gli esuli cubani che hanno appena preso parte, il 26 luglio, alla prima azione armata di una certa portata contro il dittatore Batista. Gli parlano del loro capo, un certo Fidel Castro Ruiz.In Guatemala, assiste all'intervento dei mercenari addestrati negli Stati Uniti per abbattere il regime troppo progressista del presidente Arbenz. E' lì che incontra Hilda Gadea Acosta, una militante peruviana in esilio. Lei lo nutre con nuove letture: Lenin, Trotzkij e Mao.
Il 1955 è segnato da un incontro che influenzerà il suo destino molto più ancora della paternità. Ernesto Guevara fa conoscenza con il capo degli esuli cubani in Messico, Fidel Castro:Il 25 novembre 1956, si imbarcano con 80 cubani sulla Granma per rovesciare il regime di Batista a Cuba.
Lettera alla madre:"Non sono un Cristo nè un filantropo. Sono tutto il contrario di un Cristo, e la filantropia mi sembra nulla in confronto alle cose in cui credo. Mi batterò con tutte le armi a disposizione invece di lasciarmi inchiodare a una croce o qualunque altra cosa."
"Non fu uno sbarco, fu un naufragio...", dirà in seguito il Che. Gli 82 che sbarcano sulla costa cubana il 2 dicembre 1956 vengono decimati nei primi scontri con l'esercito regolare.
Ma il 2 gennaio 1959 la Rivoluzione fa il suo ingresso all'Avana:Sono passati venticinque mesi dal catastrofico sbarco del Granma.
In un primo tempo il Che è governatore militare della fortezza della Cabana, dove hanno sede i tribunali rivoluzionari. Vi vengono processati i carnefici di Batista, spesso condannati a morte.
Una barzelletta che diventerà famosa gira per l'isola. Alla domanda di Fidel, rivolta a un'assemblea di militanti, "In sala c'è un'economista?", il comandante Guevara alza la mano."Bene, tu sarai presidente del Banco Nacional".Ma lui aveva capito: "In sala c'è un comunista?".
In segno di disprezzo per il denaro, Guevara firma i biglietti con il suo soprannome "Che".
Il 19 ottobre 1960, aumentando lo strangolamento, gli Stati Uniti promulgano un embargo sul commercio con l'isola.
Il Che diviene ambasciatore itinerante. Fidel lo incarica di stabilire relazioni economiche con il campo socialista e i paesi non allineati. Incontra Nasser in Egitto, Tito in Iugoslavia, Nerhu in India, Sukarno in Indonesia, accolto dovunque festosamente.
Il 23 febbraio 1961, Ernesto Guevara è nominato Ministro dell'Industria.
Il Che pensa che sia necessario industrializzare a qualsiasi costo per garantire l'indipendenza politica di Cuba. Il compito è titanico: "Lavorava dalle 8 di mattina...fino alle 4 del mattino dopo" ricorda la moglie Aleida, che precisa: "Oltre al lavoro del ministero, agli articoli e ai libri che scriveva, si impegnava negli studi di matematica per 17 ore alla settimana..."
Nel suo ufficio, seduto scomodamente per terra per evitare di addormentarsi, passa le notti a sgobbare.
Il Che fuma troppo. Al ministero, i suoi collaboratori sono preoccupati per la sua salute. Alla fine dichiara: "D'accordo, non ne fumerò più di uno al giorno." L'indomani arriva con un sigaro lungo più di mezzo metro...
Ernesto fa del lavoro volontario un atto quasi sacro della Rivoluzione.
La domenica dà lui stesso l'esempio. Lo si vede caricare sacchi di zucchero, costruire alloggi, tagliare la canna. Come un crociato, incarna quell'"uomo nuovo" che sogna.
L'11 dicembre 1964, il rivoluzionario cubano è a New York. Dalla tribuna delle Nazioni Unite, pronuncia un discorso violentemente anti-"yankee". Dopo New York, il rivoluzionario prosegue il viaggio verso l'Africa. Prima per l'Algeria, poi Mali, Congo-Brazzaville, Guinea, Dahomey, Ghana, Tanzania ed Egitto. Gli africani lo soprannominano il "Mao" dell'America Latina.
Al suo ritorno il 14 marzo 1965, viene accolto all'aeroporto da Fidel Castro. I due uomini si rinchiudono a discutere animatamente per 40 ore. Nessuno sa cosa si dicono. E poi il Che sparisce. Abbandonerà Cuba per portare la Rivoluzione in Africa e in America Latina.
L'8 ottobre 1967, circondato da due compagnie di rangers boliviani nella gola del Churo, e ferito ad una gamba viene catturato l'uomo più ricercato del mondo.
Il 9 ottobre 1967 il Comandante Ernesto "Che" Guevara viene assassinato.
MA IL CHE VIVE!!
LETTERA DI ADDIO
Se per un istante Dio si dimenticherà che
sono una marionetta di stoffa e
mi regalerà un pezzo di vita, probabilmente non
direi tutto quello che penso,
ma in definitiva penserei tutto quello che dico.
Darei valore alle cose, non per quello che valgono,
ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di più, andrei
quando gli altri si fermano,
starei sveglio quando gli altri dormono,
ascolterei quando gli altri parlano e
come gusterei un buon gelato al cioccolato!!

Se Dio mi regalasse un pezzo di vita,
vestirei semplicemente,
mi sdraierei al sole lasciando scoperto non solamente
il mio corpo ma anche la mia anima.
Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei
il mio odio sul ghiaccio e
aspetterei che si sciogliesse al sole.

Dipingerei con un sogno di Van Gogh
sopra le stelle un poema di Benedetti
e una canzone di Serrat sarebbe la serenata
che offrirei alla luna.
Irrigherei con le mie lacrime le rose,per sentire il dolore delle loro spinee
il carnoso bacio dei loro petali.
Dio mio, se io avessi un pezzo di vita
non lascerei passare un solo giorno
senza dire alla gente che amo,che la amo!

Convincerei tutti gli uomini e le donne
che sono i miei favoriti e
vivrei innamorato dell'amore.
Agli uomini proverei
quanto sbagliano al pensare
che smettono di innamorarsi quando invecchiano,
senza sapere che invecchiano quando smettono di innamorarsi.

A un bambino gli darei le ali,
ma lascerei che imparasse a volare da solo.

Agli anziani insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia
ma con la dimenticanza.
Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini!
Ho imparato che tutto il mondo ama vivere
sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità
sta nel risalire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato stringe
con il suo piccolo pugno,per la prima volta,
il dito di suo padre,lo tiene stretto per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un altro
dall'alto al basso
solamente quando deve aiutarlo ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi,ma realmente,
non mi serviranno a molto,
perché quando mi metteranno dentro quella valigia,
infelicemente starò morendo.
Gabriel Garcia Marquez

07 ottobre 2006

CONCO IS BACK!

Dieci chili di meno, un'insospettabile chioma nera modello "Ace Ventura" dei tempi migliori e la tagliente verve di sempre. Si è presentato così, attorno alla mezzanotte, nel bel mezzo della cena di classe di Vezzano, Andrea Conconi detto "Il Conco". Una sorta di "padrino" mafioso visto il look della serata ("Non mi taglio i capelli da 9 mesi - ha poi dichiarato lo stesso - così tanto che potrei anche aver fatto un figlio"), o meglio una sorta di "padre" per la vecchia, storica 5^M.
Una classe che ieri sera ha riabbracciato il suo figliol prodigo quasi al gran completo (unici assenti Mike, Ferro, Cioffa, Pota e Trolli, of course), riservandogli un'accoglienza degna dei grandi eroi. E lui, Conco, ha subito ripagato le attese, con battute taglienti e sorrisi maligni non risparmiando davvero nessuno: dal Governo di centrosinistra ("Visco vampirello", "Indulto e Finanziaria: siete fottuti" e ancora "Il Senato sarà il vostro Vietnam") agli amati-odiati ex compagni di classe, Darifi Nabil su tutti ("Vengo solo se non c'è Nabil - aveva avvisato alle 22.30 - ma non datemi del razzista: è solo un'antipatia a pelle").
Poco prima, lo show era iniziato con l'arrivo, stavolta non a sorpresa visti gli innumerevoli precedenti, di Mattia Scolari detto "Scola". Una presenza costata alle casse 5^M oltre diecimila euro (scesi poi a ottomila visto lo scrocco di qualche patatina), il tutto per una sola mezz'ora prima di lasciare la scena al Conco, il vero protagonista della serata. Ma vista l'importanza del personaggio in questione, nonostante qualche rimprovero da parte dei suoi falsi ex compagni di classe (da "intruso" all'immancabile "papero"), il Nostro ha messo anche la sua firma nella bellissima cornice di Vezzano. Storie di tutti i giorni, storie di 5^M. Grazie a chi c'era (e anche a chi non c'era) e alla prossima.
Maran

06 ottobre 2006

BARCA SHOW: L'NBA E' QUI



C'è tutto il cuore italiano di Denis Marconato prima e poi di un commovente Gianluca Basile nella notte speciale del Barça, che in uno dei suoi momenti più grigi batte 104-99 i Philadelphia 76ers di Iverson e Webber nella loro "vacanza" europea. Non è più questione interessante mettersi a pensare quanto si sia ristretto l'Oceano, è la notte in cui si allarga il petto catalano orgoglioso di questa Barcellona in festa. Nella serata in cui non ha pressione, la squadra stremata di Ivanovic si scioglie e dimentica la crisi contro una Philadelphia come spesso succede a scartamento ridotto. Ma l'importanza del risultato resta, così come molte indicazioni. Già a metà partita i blaugrana hanno segnato gli stessi punti, 51, realizzati domenica nella figuraccia di Alicante.
LOTTA TRA LUNGHI - E una bella mano all'inizio l'ha data proprio Marconato, il migliore realizzatore dei suoi all'intervallo, un gigante soprattutto accanto a un Vazquez che inizialmente avrà fatto gelare il sangue dei dirigenti di Orlando che lo hanno visto in tv, ma che alla lunga ha saputo rifarsi. Di là contro di lui, accanto a un Webber quasi ai suoi livelli (unico o quasi) è Dalembert a fare male da subito, con 7 punti nei primi 7 minuti, 21 e 10 rimbalzi alla fine. Uscito lui, dopo il 6-16 al 4', le triple di Navarro e Kakiouzis fanno mettere per la prima volta la testa avanti al Barça sul 29-27. Basile stenta a entrare in partita ma alla lunga comincia a carburare, mentre la gara resta punto a punto fino all'intervallo con gli stessi protagonisti.
FALLI IN ATTACCO - Dopo il riposo sul 51-51, arriva il 7- 0 in due minuti dei catalani, preludio del 64-56 al 29', anche se è troppo presto per dare un indirizzo alla gara. Qui il ritorno in campo degli italiani sembra non portare benissimo a Ivanovic, complice il metro difficile da difendere degli arbitri sui bloccanti catalani, spesso sanzionati di fallo. Il pubblico fa notare tutto il suo disappunto sventolando fazzoletti bianchi, e il resto della partita da' loro ragione, perche' era questo effettivamente a bloccare una fuga blau-grana che era nell'aria. I Sixers tirano i liberi come forse neanche una squadra di minibasket, 54 per cento, e questa la dice lunga sul loro approccio, oltre a lasciare campo libero al Barça, sostenuto dalle triple di un gran Kakiouzis.
EFFETTI SPECIALI - Basile non è in gran spolvero, ma quando conta Ivanovic lo lascia in quintetto. E alla fine ha ragione lui, stavolta, perchè il Baso è l'eroe degli ultimi cinque minuti, come tante volte lo abbiamo visto ma capace di regalare emozioni a cui non ci si può abituare: al 43' infila un filotto di sette punti in fila, a cui però resiste Dalembert. Una tripla di Navarro apre la scatola, una "Basilata" la richiude dopo averla saccheggiata: a 89 secondi dalla fine Gianluca mette la proverbiale tripla ignorante, con allegato il fallo subito che fa esplodere il Palau: 100-91. I Sixers dimostrano di non tenerci più di tanto lasciando ancora tre attacchi di fila al Barça, che chiude sul +5. La Catalogna si gode una notte di festa. Tra gli animatori c'era Marconato, agli effetti speciali ci ha pensato Basile.

04 ottobre 2006

FANTACAMPO E' ROCK, MOGGI E' LENTO

Messaggi affidati allo spray e a un pezzo di stoffa. Molti artigianali, alcuni accurati. Tutti espressione della fantasia di chi, a dispetto di pay tv o simili, continua testardamente ad affollare le gradinate degli stadi di calcio. A, B o serie minori, non conta. L'importante è che il messaggio arrivi a segno. Dopo essere stati "nobilitati" dalle telecamere di Striscia la notizia, gli striscioni più originali concorreranno alla seconda edizione del premio "Sandro Ciotti". E scorrendo le foto in gara, c'è da sorridere. Gettonatissimo Moggi a cui i tifosi dell'Inter suggeriscono "i pizzini" usati dai mafiosi come metodo per non essere intercettato. Ed ancora: "Moggi chiama i miei professori per cambiarmi la pagella". Mentre gli ultrà della Roma ironizzano sulla "triade": "Per un calcio pulito, Moggi arbitro, Giraudo designatore e Capello guardalinee". Botta e risposta a Milano tra milanisti e interisti. Con i primi che sfottono i cugini per l'eliminazione dello scorso anno in Europa ("Villareal..izzi i nostri sogni"), e con i secondi che prendono di mira l'aspetto fisico di Gattuso. Poi ci sono i messaggi d'amore, o quasi. Come quello che un'anonima tifosa livornese lancia a Galante: "Te la darei all'istante". O come quello di una tifosa bianconera: "Con Del Piero orgasmo bianconero". Alcuni invece toccano le corde del cordoglio e della tenerezza. Stavolta sono parmensi e doriani che danno l'ultimo addio al piccolo Tommaso, il bambino assassinato dopo essere stato rapito. Ed ancora chi cita Celentano e dice che "Il Cesena è rock, il Bologna è lento". Infine un messaggio a Berlusconi: "Silvio, non vinci neanche se arbitra Fede".





http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/sport/striscioni-a/1.html