RIPARTE IL GRANDE CICLISMO

"Su questi arrivi è imbattibile". Petacchi applaude così la stoccata vincente di Paolo Bettini sul traguardo in leggera salita di Tivoli: l’olimpionico della Quick Step-Innergetic ha aperto la 41ª Tirreno-Adriatico battendo senza discussioni Zabel, Hushovd, Khalilov, Rebellin, Garzelli e Ballan. "Sono anche più brillante di quando vinsi la Sanremo tre anni fa - ha detto Bettini, 31 anni, alla 50ª vittoria in carriera -. Sto correndo molto meglio di una volta, mi stupisco anch’io: sarà merito della vecchiaia. La rivalità con Boonen? Non esiste, in 100 giorni di gara ci incroceremo soltanto un paio di volte. Alla Sanremo, se arriviamo in via Roma insieme, tutta la squadra sarà con lui. Ma la Sanremo è lunga, molto lunga...". L’arrivo di Tivoli, con pendenze del 6-7% negli ultimi 3 chilometri, era ideale per le caratteristiche di Bettini. Ma una parte determinante l’ha avuta Filippo Pozzato, che ha pilotato il livornese sino ai 180 metri finali. Un gesto di grande umiltà da parte del talento vicentino. Così come non si può dimenticare la generosità di Alessandro Petacchi: sapeva di non poter competere con Bettini e allora si è messo a disposizione di Erik Zabel. Sulla salita conclusiva, Ale-jet ha chiuso un paio di volte su Ascani come un perfetto gregario. La prima tappa della corsa Gazzetta ha visto in prima fila tutti i migliori, compreso Oscar Freire, lo spagnolo che sta riemergendo dai guai fisici dell’ultima stagione. Rebellin e Garzelli hanno confermato di essere in palla, mentre Basso e Di Luca, un po’ più indietro come condizione, hanno comunque chiuso nel gruppo dei migliori.