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07 dicembre 2005

IL PCI AI GIOVANI!

È triste.
La polemica contro il PCI andava fatta nella prima metà del decennio passato.
Siete in ritardo, figli.
E non ha nessuna importanza se allora non eravate ancora nati... Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi quelli delle televisioni) vi leccano (come credo ancora si dica nel linguaggio delle Università) il culo.
Io no, amici.
Avete facce di figli di papà.
Buona razza non mente.
Avete lo stesso occhio cattivo.
Siete paurosi, incerti, disperati (benissimo) ma sapete anche come essere prepotenti, ricattatori e sicuri: prerogative piccoloborghesi, amici.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte coi poliziotti, io simpatizzavo coi poliziotti!
Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.
Quanto a me, conosco assai bene il loro modo di esser stati bambini e ragazzi, le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui, a causa della miseria, che non dà autorità.
La madre incallita come un facchino, o tenera, per qualche malattia, come un uccellino; i tanti fratelli, la casupola tra gli orti con la salvia rossa (in terreni altrui, lottizzati); i bassi sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi caseggiati popolari, ecc. ecc.
E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci, con quella stoffa ruvida che puzza di rancio fureria e popolo.
Peggio di tutto, naturalmente, e lo stato psicologico cui sono ridotti (per una quarantina di mille lire al mese): senza più sorriso, senza più amicizia col mondo, separati, esclusi (in una esclusione che non ha uguali); umiliati dalla perdita della qualità di uomini per quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare).
Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care.
Siamo ovviamente d’accordo contro l’istituzione della polizia.
Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!
I ragazzi poliziotti che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione risorgimentale) di figli di papà, avete bastonato, appartengono all’altra classe sociale.
A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte della ragione) eravate i ricchi, mentre i poliziotti (che erano dalla parte del torto) erano i poveri.
Bella vittoria, dunque, la vostra!
In questi casi, ai poliziotti si danno i fiori, amici.

Pier Paolo Pasolini

4 Comments:

Blogger La Redazione di Fantacampo said...

Uno spazio poetico,su questo già bel sito.
Una poesia datata 1968, ma ancora attualissima.
Una perla di Pier Paolo Pasolini.

7/12/05 9:01 PM

 
Anonymous Anonimo said...

a parte la bellezza della poesia,trovo che (sopratutto alla luce degli ultimi episodi di cronaca)tutti debbano darsi una regolata..

7/12/05 9:05 PM

 
Anonymous Anonimo said...

è BELLISSIMA,APPLAUSI PER CHI L'HA PUBBLICATA(GHERRY IMMAGINO).
TEMO PERò CHE QUANDO UN POST è UN MINIMO LUNGO GLI UNICI A LEGGERLO SIAMO IO GHERRY E MORROW..

9/12/05 6:53 PM

 
Anonymous Anonimo said...

pasolini è stato un genio, anche nel programma di celentano era stata citata una sua frase che ora non ricordo ma mi aveva fatto impressione...
leggete anche su questo link:
PER I MORTI DI REGGIO EMILIA
http://www.pasolini.net/ideologia09.htm

10/12/05 12:48 PM

 

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